Ue, da Commissione doppia procedura contro Italia su stipendi insegnanti e assicurazioni

Il tema è la legislazione sullo stipendio degli insegnanti a tempo determinato nelle scuole pubbliche che «non prevede una progressione salariale basata sui precedenti periodi di servizio» ed è «una discriminazione rispetto agli insegnanti assunti a tempo indeterminato»

La Commissione Ue deferisce l’Italia alla Corte di giustizia Ue per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie. L’Italia, afferma, «non ha adottato le norme necessarie per vietare la discriminazione in merito alle condizioni di lavoro e l’uso abusivo di successivi contratti a tempo determinato».

Il tema è la legislazione sullo stipendio degli insegnanti a tempo determinato nelle scuole pubbliche che «non prevede una progressione salariale basata sui precedenti periodi di servizio» ed è «una discriminazione rispetto agli insegnanti assunti a tempo indeterminato».

La Commissione, viene spiegato più nel dettaglio dall’esecutivo comunitario, «ritiene che la legislazione italiana che determina lo stipendio degli insegnanti a tempo determinato nelle scuole pubbliche non preveda una progressione salariale incrementale basata sui precedenti periodi di servizio».

«Ciò costituisce una discriminazione rispetto agli insegnanti assunti a tempo indeterminato, che hanno diritto a tale progressione salariale – spiega la Commissione -». Inoltre, contrariamente al diritto dell’Ue, l’Italia non ha adottato misure efficaci per impedire l’uso abusivo di successivi contratti di lavoro a tempo determinato del personale amministrativo, tecnico e ausiliario nelle scuole pubbliche. Ciò viola la normativa UE sul lavoro a tempo determinato. La Commissione ritiene che gli sforzi delle autorità siano stati, finora, insufficienti e pertanto sta deferendo l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea.

Ue avvia procedura infrazione contro Italia su assicurazioni

La Commissione europea ha anche deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di messa in mora all’Italia per non aver recepito correttamente le disposizioni della direttiva sulla distribuzione assicurativa.

Lo annuncia Bruxelles pubblicando il pacchetto di procedure di infrazione di ottobre, ricordando che la direttiva in questione “stabilisce norme minime per la distribuzione di prodotti assicurativi nel mercato unico”. L’Italia ha ricevuto la lettera insieme a Germania e Austria

FONTE: WWW.ILSOLE24ORE.IT


 

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